Si è tenuto ieri, 20 novembre, presso la Camera dei deputati, un question time in tema di iniziative normative urgenti in vista dell’ormai prossima entrata in vigore della nuova disciplina della prescrizione.
L’interrogazione è stata promossa dal deputato dell’opposizione, on. Costa (insieme ad altri), firmatario di una proposta di legge che mira alla cancellazione di quest'ultima riforma.
All’interrogazione ha risposto il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, il quale ha dapprima ricordato la bozza in materia di Giustizia su cui la maggioranza si sta attualmente confrontando.
Il ministro ha poi precisato che lo stop della prescrizione, dopo la sentenza di primo grado, si applicherà, dal 1° gennaio 2020, solo per i fatti successivi all’entrata in vigore della riforma.
Per questo è tornato a sottolineare che, dal suo punto di vista, non si avrà alcun effetto “apocalittico”, posto che i relativi effetti deflattivi si avranno solo tra qualche anno.
Secondo Bonafede, la massiccia opera di assunzioni già avviata dal ministero per quanto riguarda gli organici della magistratura, insieme alla riforma che, appunto, si sta elaborando, concorreranno alla creazione di un sistema Giustizia più efficace e rapido “capace di assorbire in maniera lineare la nuova regolamentazione della prescrizione”.
Il fronte della prescrizione rimane però un tema caldo anche nelle trattative delle forze di Governo, nell'ambito del confronto di questi giorni sulla riforma della Giustizia.
Da quanto si apprende, si è avuto, questa notte, un vertice tra le forze di maggioranza, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante il quale si è deciso di sbloccare, nel frattempo, le misure rivolte al processo civile: l’intervento potrebbe essere esaminato dal Consiglio dei ministri già dalla prossima settimana.
Rispetto alla revisione del processo penale, invece, le distanze tra i partiti di maggioranza sarebbero ancora notevoli, soprattutto, appunto, rispetto al nodo prescrizione.
Si rammenta, sempre su questa tematica, che in vista dell'approssimarsi della data del 1° gennaio 2020 e, quindi, dell'entrata in vigore della novella sulla prescrizione, è stata indetta, dall’Unione delle Camere penali italiane (UCPI), una nuova iniziativa di sciopero.
L'astensione proclamata dagli avvocati penalisti riguarderà le udienze e ogni attività giudiziaria nel settore penale nei giorni 2,3,4,5 e 6 dicembre 2019.
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