L’Unione delle Camere penali italiane ha indetto un nuovo sciopero contro la riforma della prescrizione.
L'astensione proclamata dagli avvocati penalisti riguarderà le udienze e ogni attività giudiziaria nel settore penale nei giorni 2,3,4,5 e 6 dicembre 2019.
L’iniziativa non riguarderà i circondari di Trapani e Cassino, interessati da astensioni indette dai rispettivi Ordine degli Avvocati, per mancanza del termine di 15 giorni tra la fine delle suddette astensioni e l’inizio dell’astensione proclamata dall’Ucpi.
Nella delibera della Giunta con cui è stata indetta l’astensione, viene sottolineato come, nonostante il recente e partecipato sciopero di ottobre, le forze della maggioranza di Governo siano rimaste estranee alla interlocuzione delle Camere penali, “non ritenendo di dover rispondere con posizioni precise agli appelli per l’abrogazione di una norma di sicura ispirazione autoritaria”.
Per l’Ucpi, “L’assenza di un qualsiasi segnale da parte delle forze politiche, che fino ad oggi hanno inteso ignorare la richiesta di bloccare la nuova norma sulla prescrizione, nell’ormai imminente approssimarsi della data del 1 gennaio 2020, impone all’Avvocatura penale di continuare nella protesta e nella denuncia presso l’opinione pubblica per chiarire la reale portata della riforma che, per come concepita, renderà il processo penale senza fine”.
L’Unione, nella delibera datata 6 novembre 2019, definisce “irresponsabile” la sordità della politica, e per tale motivo si è determinata a dare corso ad un ulteriore periodo di astensione, per continuare, così, l'opera di corretta informazione della pubblica opinione e per richiedere alle forze politiche di assumere o sostenere iniziative legislative volte alla cancellazione della legge sulla prescrizione.
In occasione dello sciopero, gli avvocati penalisti fanno sapere che, al fine di rendere “concreto e visibile l’appello al Legislatore” organizzeranno una Maratona Oratoria, per l’intera durata della astensione, per “informare incessantemente e senza sosta la pubblica opinione circa i reali contenuti di una riforma sciagurata che colpirà in modo irrimediabile diritti fondamentali di ciascuno di noi, prolungando a tempo indeterminato, ben più di quanto già oggi accada, la definizione dei processi penali, con un danno incommensurabile sia per i diritti degli imputati che per quelli delle persone offese”.
Si rammenta che tutta l’Avvocatura è in mobilitazione contro questa riforma e sono diverse le iniziative intraprese dalle varie rappresentanze forensi: l’ANF ha aderito allo sciopero indetto, a ottobre, dagli avvocati penalisti, mentre il 25 ottobre è stata la volta della giornata di astensione nazionale organizzata dall’Organismo congressuale forense.
Da ultimo, lo stesso Consiglio Nazionale Forense, a mezzo del presidente Mascherin, ha fatto sapere di aver inviato al Guardasigilli un’espressa richiesta di rinvio dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni in tema di prescrizione.
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