Plusvalenza desunta dal valore rilevato per l'imposta di registro
Pubblicato il 15 ottobre 2014
I principi relativi alla
determinazione del valore di un bene che viene
trasferito sono
diversi a seconda dell'imposta che si deve applicare, tanto che, quando si discute di
imposta di registro si ha riguardo al
valore di mercato del bene, mentre quando si discute di una
plusvalenza realizzata nell'ambito di un'impresa, occorre verificare la
differenza realizzata tra il prezzo di acquisto e il prezzo di cessione.
Dopo aver fatto questa premessa la Corte di cassazione, con
ordinanza n. 21632 del 14 ottobre 2014, ha anche spiegato che, in materia di
accertamento, ai fini Irpef, delle plusvalenze realizzate a seguito di trasferimento di azienda, l
'indicazione di un'entrata derivante dalla vendita,
inferiore rispetto a quella accertata ai fini dell'imposta di registro,
legittima di per sé l'Amministrazione a procedere ad
accertamento induttivo mediante integrazione o correzione della relativa imposizione.
In tale contesto, spetta
al contribuente che deduca l'inesattezza di tale correzione,
superare la presunzione di
corrispondenza del prezzo incassato rispetto al valore di mercato, dimostrando, anche attraverso il ricorso ad elementi indiziari, di avere concretamente venduto proprio al prezzo inferiore indicato in bilancio.