Più controlli sulla salute dei lavoratori a rischio di intossicazione
Pubblicato il 22 aprile 2011
Con la circolare n.
13, diramata il 19 aprile 2011, prosegue l’intento del ministero del Lavoro di avviare azioni specifiche di controllo degli appalti riguardanti attività manutentive o di pulizia di aree confinate (silos, cisterne, pozzi, serbatoi, cunicoli, impianti di depurazione e gallerie). Nello specifico, ci si riferisce a quelle attività manutentive e di pulizia per le quali i lavoratori stessi sono a rischio asfissia e intossicazione causata da esalazione di sostanze tossiche.
Si ricorda che già la circolare n. 42/2010 aveva avuto tale finalità, anche se praticamente non riuscita.
Nonostante il richiamo ad azioni specifiche di controllo, il Ministero riconosce – a parte casi isolati – che non sono state intraprese iniziative condivise o coordinate con gli organi di vigilanza delle Asl competenti a causa soprattutto delle difficoltà operative legate alla mancata attuazione del disegno organizzativo delineato dal T.u. sicurezza.
Con il nuovo documento, il ministero del Lavoro ribadisce la necessita dei suddetti controlli e affida la titolarità dell’azione di verifica alle direzioni provinciali del lavoro.
Nella circolare si legge che considerata l'urgenza di porre in essere alcuni interventi immediati per contrastare il fenomeno infortunistico negli ambienti confinati e, comunque, nelle more che le predette iniziative coordinate con gli organi di vigilanza del Servizio sanitario nazionale (Ssn) vengano definite, alle singole Dpl è fatto obbligo di provvedere ad acquisire la documentazione utile a verificare la correttezza degli aspetti gestionali degli appalti, anche sotto il profilo del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza.
La circolare, quindi, elenca quali sono le informazioni che devono essere acquisite dagli ispettori durante gli accessi.