La circolare Inps n. 41 del 12 febbraio 2025 introduce le nuove disposizioni in merito alle aliquote contributive per i pescatori autonomi.
L'aggiornamento recepisce la variazione dell’indice Istat e si conforma alle normative vigenti in materia previdenziale.
Vediamo l'analisi dettagliata delle aliquote, delle modalità di versamento e delle agevolazioni applicabili per il 2025.
I lavoratori autonomi che esercitano attività di pesca professionale sono soggetti all’obbligo contributivo ai sensi della legge 13 marzo 1958, n. 250.
Il calcolo della contribuzione è basato su una retribuzione convenzionale, il cui importo viene aggiornato annualmente in funzione delle variazioni dell’indice Istat dei prezzi al consumo.
Per l’anno 2025, la retribuzione convenzionale per i pescatori autonomi è stata adeguata in seguito alla variazione dell’indice Istat, che ha registrato un incremento del +0,8% rispetto all’anno precedente.
Di conseguenza, le nuove retribuzioni di riferimento per il calcolo dei contributi previdenziali sono le seguenti:
I pescatori autonomi sono tenuti a versare i contributi previdenziali alla Gestione del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), come previsto dal decreto interministeriale del 21 febbraio 1996 e dalla legge 8 agosto 1995, n. 335.
L’aliquota contributiva rimane invariata al 14,90%.
Ripartizione dell’aliquota contributiva
L’aliquota contributiva del 14,90% è suddivisa come segue:
Gestione FPLD |
Aliquota |
Coefficienti di ripartizione |
---|---|---|
Base |
0,11% |
0,007383 |
Adeguamento |
14,79% |
0,992617 |
Totale |
14,90% |
1 |
Calcolo del contributo mensile per il 2025
L’applicazione dell’aliquota contributiva alla retribuzione convenzionale permette di determinare il contributo mensile dovuto per il 2025, che ammonta a 118,60 €.
Tale importo è così suddiviso:
Il versamento di questo contributo è obbligatorio per tutti i pescatori autonomi e rappresenta la quota dovuta per il finanziamento della previdenza sociale.
Nel quadro delle disposizioni previste per i pescatori autonomi, la circolare Inps n. 41/2025 conferma la possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali e contributive.
In particolare, la normativa vigente stabilisce una riduzione dell’onere contributivo per le imprese della pesca costiera e per quelle operanti nelle acque interne e lagunari.
Sgravio contributivo
Per l’anno 2025, il beneficio contributivo è fissato al 44,32%: ciò significa che i pescatori autonomi possono applicare una riduzione sul contributo totale dovuto, riducendo così il costo complessivo della contribuzione previdenziale.
Grazie allo sgravio contributivo, il contributo mensile netto che i pescatori autonomi devono versare all'INPS per il 2025 si riduce a 66,04 €, ripartito come segue:
Oltre agli sgravi contributivi per i pescatori autonomi, la circolare conferma anche le disposizioni in materia di contributo per l’indennità di maternità, previsto per le pescatrici autonome della piccola pesca e delle acque interne.
Importo
Per l’anno 2025, il contributo di maternità è fissato a 0,62 € mensili per ogni iscritta.
Il versamento dei contributi previdenziali per i pescatori autonomi deve avvenire in rate mensili, con scadenza il giorno 16 di ogni mese.
L'Inps provvede a comunicare ai soggetti interessati gli importi dovuti e le modalità di pagamento, facilitando il rispetto degli obblighi contributivi.
Un’importante precisazione riguarda i pescatori autonomi titolari di Partita IVA, per i quali non è previsto l’invio del modello F24 da parte dell’Inps, misura che mira a semplificare la gestione amministrativa per i lavoratori autonomi del settore.
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