Per le notifiche è decisivo il timbro postale

Pubblicato il 11 dicembre 2007

La corte di Cassazione, con la sentenza n. 27535 depositata ieri, ha chiarito che l’Amministrazione ritardataria non può sperare di far decorrere i termini per l’impugnazione di una sentenza a lei sfavorevole dal giorno in cui il suo ufficio locale l’ha protocollata, in quanto il timbro interno, per quanto pubblico, non è un dato ineccepibile all’esterno. Per questo, in caso di difformità tra la data apposta sulla busta dell’Ufficio postale ricevente e quella scritta sulla sentenza dall’ufficio fiscale destinatario, è la prima a fare fede. In effetti, sostenendo il contrario, si finirebbe per dare all’Amministrazione lenta nel processo di archiviazione il potere di “dilatare” i termini di impugnazione a sua disposizione.

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