Per la continuazione tributaria serve la prova delle violazioni
Pubblicato il 13 agosto 2008
La Ctr Piemonte, con la sentenza n. 13 del 20 febbraio 2008 depositata l’11 agosto scorso, ha chiarito che il beneficio della continuazione tributaria, che ha per conseguenza la riduzione delle sanzioni, non è automaticamente collegato alla reiterazione delle violazioni, ma necessita del dettaglio delle violazioni reiterate e della dimostrazione che le stesse abbiano i requisiti per rientrare nella disciplina che prescrive il cumulo giuridico. Si ricorda in proposito che l’applicazione della continuazione comporta un abbassamento della sanzione che non si applica secondo il cumulo materiale – sommatoria delle singole sanzioni – ma secondo il cumulo giuridico, in virtù del quale si è puniti con la sanzione che dovrebbe essere inflitta per la violazione più grave, da aumentarsi nel rispetto di un minimo e un massimo.