Il provvedimento del Consiglio dei Ministri approvato nella giornata di venerdì, che recepisce la direttiva comunitaria 96/2003, “tiene conto della revisione del quadro comunitario relativo alla tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità”, garantendo un trattamento più favorevole ai carburanti usati nei processi eco-compatibili: in particolare quelli che prevedono l’emulsione con acqua o con altri materiali non inquinanti, dai quali lo Stato ricaverà quasi 8 milioni di euro in meno l’anno. Il nuovo regime previsto dal Dl è sostanzialmente neutrale – secondo le valutazioni dell’Enel – per la generazione di energia elettrica, con un impatto massimo stimabile in 6 milioni di euro di possibili maggiori aggravi rispetto a una “bolletta nazionale” di 37 miliardi di euro. Diverso, invece, l’impatto sugli automobilisti già penalizzati dal caro-barile e ormai rassegnati alla mancata restituzione delle maggiorazioni Iva determinate automaticamente dagli ultimi aumenti del prezzo industriale dei combustibili.
Con lo stesso provvedimento, il Consiglio dei Ministri ha poi approvato in via preliminare il Dl che recepisce la direttiva 2004/8 in materia di cogenerazione energetica ad alto rendimento, vale a dire la produzione combinata di energia elettrica e calore.
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