Nei piani della maggioranza di Governo è l'inserimento del pacchetto-casa, che mira alla pseudo-abolizione dell'Ici e a detrazioni forti sugli affitti, nel disegno di legge sulle rendite finanziarie e sulla riforma del Catasto. In merito, ieri, Laura Fincato, capogruppo dell'Ulivo nella Commissione che ha in esame il provvedimento, ha affermato che inizieranno a lavorare sul testo il prossimo 19 aprile con l'obiettivo di “raggiungere un effetto che equivalga a un'abolizione, all'esenzione totale del pagamento dell'Ici prima casa”. Viene anticipato anche che dovranno godere dei benefici fiscali sia i proprietari che gli affittuari e che il pacchetto-casa dovrà entrare in vigore prima della riforma degli estimi catastali, che non avverrà prima di tre anni. L'impatto dell'esenzione dell'Ici sui bilanci degli enti locali è uno dei pensieri della Commissione che non vede come soluzione la via dei trasferimenti dello Stato.
Intanto, con la nota 4440 del 3 aprile 2007, il dipartimento per le Politiche fiscali del ministero dell'Economia (Ufficio del federalismo), chiarisce che i Comuni possono estendere le agevolazioni Ici previste per l'abitazione principale anche agli immobili posseduti dai contribuenti che per effetto di un provvedimento giudiziale di separazione o divorzio non siano assegnatari della casa coniugale. La disposizione rende più equo il trattamento impositivo di un soggetto che non potrebbe usufruire delle agevolazioni non per propria volontà ma per effetto di un provvedimento giudiziale.
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