Patente italiana obbligatoria solo dopo un anno di residenza in Italia

Pubblicato il 30 maggio 2011 Per i giudici di Cassazione – sentenza n. 10343 depositata l'11 maggio 2011 – è illegittimo il licenziamento comminato dal datore nei confronti dell'autotrasportatore straniero che, pur vivendo in Italia, sia privo della patente di guida del nostro Paese. Ed infatti – precisa la Corte - la conversione dell'autorizzazione alla guida può essere richiesta solo quando il conducente straniero sia iscritto da almeno un anno come residente nei registri anagrafici italiani.

Nell'ipotesi come quella di specie, dunque, in cui il lavoratore era in Italia da meno di un anno, è da considerare irrilevante che lo stesso abbia fatto o meno domanda di iscrizione, in quanto ciò non incide sulla possibilità di svolgere la sua mansione. Sulla scorta di tale assunto i giudici di legittimità hanno confermato il risarcimento irrogato in capo ad una società di trasporti per aver illegittimamente licenziato un dipendente a causa del mancato conseguimento del titolo di guida italiano.
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