Il Consiglio dei Ministri, in data 28 giugno 2017, ha approvato in via definitiva i decreti legislativi su Codice del Terzo Settore, impresa sociale e cinque per mille.
Il nuovo Codice riordina tutta la normativa riguardante gli enti del Terzo settore al fine di sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona e valorizzando il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa, in attuazione dei principi costituzionali.
La nuova normativa mette a disposizione del Terzo Settore 190 milioni di euro che saranno investiti in nuovi incentivi fiscali, nella nascita di un Fondo progetti innovativi, nello sviluppo del Social bonus, nel lancio dei Titoli di solidarietà, oltreché in un incremento della dotazione del Fondo per il Servizio Civile in modo da accrescere, anche per il 2018, i posti disponibili per i giovani che lo vogliono fare.
Inoltre, con l’istituzione del Registro Unico del Terzo Settore – che sarà avviato, gestito e aggiornato dalle Regioni ma che utilizzerà un'unica piattaforma nazionale – si mira a superare la frammentazione e la poca trasparenza dei troppi registri oggi esistenti: l'accesso al Fondo progetti, al cinque per mille, agli incentivi fiscali sarà possibile solo attraverso l'iscrizione al Registro.
Per quanto concerne, invece, l’Impresa sociale, il decreto ha l’obiettivo di migliorare la disciplina in materia, colmando le attuali lacune, relative soprattutto al regime fiscale, nonché a rimuovere le principali barriere al suo sviluppo, rafforzandone il ruolo nel Terzo settore, anche in chiave di sistema.
Vengono ampliati i campi di attività (commercio equo, alloggio sociale, nuovo credito, agricoltura sociale, ecc.) e diventa possibile, seppur parziale, la distribuzione degli utili.
Sono anche previsti incentivi all'investimento di capitale per le nuove imprese sociali: il 30% dell'investimento potrà essere fiscalmente deducibile o detraibile analogamente a come avviene oggi per le startup innovative tecnologiche.
Dal comunicato del Ministero del Lavoro del 28 giugno 2017 si apprende che, nel mese di luglio, prenderà altresì avvio il Fondo di garanzia e per il credito agevolato dedicato proprio alle imprese sociali che ha una dotazione di 200 milioni.
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