Ottobre: riparte l’iter dello Statuto unico per i professionisti, ora in cerca delle nuove tariffe
Pubblicato il 27 settembre 2010
La corsa al ribasso delle tariffe dei professionisti, scatenata dalla legge Bersani del 2006 che ha abolito le taiffe minime, sta per finire. Il ministro Alfano è intenzionato a ripristinare il tetto minimo dei compensi nello Statuto unico delle professioni, il progetto del quale ripartirà verso metà ottobre, secondo l’annuncio del Guardasigilli, con l’apertura di un confronto con Cup e Pat sul dafarsi. Si ricorda che in primavera il Comitato unitario professioni, guidato dalla Calderone, ed il Pat, che raggruppa le Professioni di area tecnica, presentarono una proposta comune al ministro Alfano.
Intanto, la firma del ministro della Giustizia del regolamento relativo alla disciplina degli onorari, delle indennità e dei criteri per il rimborso delle spese per le prestazioni professionali di dottori commercialisti ed esperti contabili ha aprerto la strada all’aggiornamento delle tariffe delle altre professioni. Il traguardo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, con il via libera delle nuove tariffe, rappresenta l’unico completamento dell’iter complesso che deve attraversare il tariffario. Ora manca solo la pubblicazione in “
Gazzetta” per l’applicazione ipotizzata a partire da novembre.
Gli adeguamenti devono tener conto delle nuove competenze acquisite dalle categorie professionali.
Tra gli mpegnati nel compito della revisione troviamo:
- i consulenti del lavoro, fermi al 1992, la cui situazione vede all’interno della categoria una sostanziale equiparazione tra chi utilizzza un sistema forfettario basato sul tariffario e chi si adegua alle tariffe del mercato, come rivelato dalla presidente Calderone;
- la Commissione tariffe del Cnf che ha l’obiettivo non solo dell’adegumento dei compensi ma anche della trasparenza e della semplificazione dei meccanismi di calcolo;
- il Consiglio nazionale del notariato, che persegue gli stessi obiettivi del Consiglio nazionale forenze e che ha provveduto nel 2004 solo alla mera conversione lira/euro.