Il direttore dell’Agenzia, Rossella Orlandi, nel corso dell’audizione che si è tenuta il 18 novembre 2015 presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria è intervenuta per fare il punto sullo stato di attuazione del modello 730 precompilato e della fatturazione elettronica: due progetti fondamentali e strategici messi in campo dall'Agenzia delle Entrate e sui quali si sta fortemente investendo.
Analizzando i dati al 20 settembre 2015, con circa 19,5 milioni di modelli 730 trasmessi (un milione in più rispetto al 2014), la Orlandi ha espresso grande soddisfazione per l'avvio più che positivo del “730 precompilato”.
Aggiornati i dati provvisori forniti a luglio sull’andamento dell’operazione, ora l'Agenzia continua a lavorare per “allargare” il modello e renderlo più ricco e completo di altre informazioni utili da inserire preventivamente già nella dichiarazione precompilata del 2016.
Nello specifico, dovrebbero trovare spazio nel modello 730 precompilato non solo le spese sanitarie, ma anche i contributi per la previdenza complementare, le spese sostenute per i corsi di formazione universitaria, le spese funebri e la prima rata delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica. In particolare tutti quegli oneri, che, come sottolineato dalla Orlandi, “negli anni passati, hanno fatto registrare le frequenze più alte in sede di compilazione della dichiarazione”.
Relativamente alle spese sanitarie, da introdurre nel modello in vista della campagna dichiarativa 2016, si è voluto chiarire alcuni dubbi sollevati dai soggetti interessati alla loro trasmissione (rappresentanze del mondo medico). La Orlandi ha rassicurato tutti ricordando che il Ddl Stabilità 2016 prevede che le informazioni già incluse nel Sistema tessera sanitaria (Sts) non verranno duplicate dallo spesometro, mentre al Fisco sarà fornito il dettaglio delle spese sostenute, senza il particolare dell’esame di specie.
Ricordando che questo adempimento per i fornitori delle pubbliche amministrazioni è divenuto obbligatorio dal 31 marzo 2015, e che per la gestione del flusso dei documenti è stato creato il Sistema di interscambio (Sdi), il direttore Orlandi invita imprese e professionisti ad adottare tale sistema di fatturazione, in quanto saranno agevolati nella fase di invio dei dati all’Agenzia.
Si sta, infatti, lavorando all’implementazione della piattaforma Sid, per mettere a punto sistemi di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi sempre più sicuri.
Rispetto ad una criticità sollevata dal Consiglio nazionale dei commercialisti, in merito ai costi che avrebbe l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica agli scambi tra privati (“B2B”), la Orlandi ha rassicurato i professionisti circa la volontà è di mettere a punto soluzioni a costo zero per i contribuenti.
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