Ok della Corte di giustizia sulle tariffe massime obbligatorie dei legali

Pubblicato il 30 marzo 2011 Secondo la Corte di giustizia Ue – sentenza resa lo scorso 29 marzo sulla causa C-565/08 - "la normativa italiana sugli onorari è caratterizzata da una flessibilità che sembra permettere un corretto compenso per qualsiasi tipo di prestazione fornita dagli avvocati". Così - continua la Corte - "è possibile aumentare gli onorari fino al doppio delle tariffe massime altrimenti applicabili, per cause di particolare importanza, complessità o difficoltà, o fino al quadruplo di dette tariffe per quelle che rivestono una straordinaria importanza, o anche oltre in caso di sproporzione manifesta, alla luce delle circostanze nel caso di specie, tra le prestazioni dell’avvocato e le tariffe massime previste. In diverse situazioni, inoltre, è consentito agli avvocati concludere un accordo speciale con il loro cliente al fine di fissare l’importo degli onorari".

Sulla scorta di tali assunti, i giudici europei hanno respinto il ricorso presentato dalla Commissione Ue secondo cui, in Italia, il sistema delle tariffe forensi massime obbligatorie fosse in contrasto con la normativa comunitaria.
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