OK del Senato alla riforma forense. Il testo passa alla Camera

Pubblicato il 24 novembre 2010 Nella seduta di ieri 23 novembre, l'Aula del Senato ha approvato, in prima lettura, il Disegno di legge contenente la nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense. Ora il testo di riforma passa all'esame della Camera.

Il Guardasigilli, Angelino Alfano, ha subito espresso grande soddisfazione per l’approvazione della riforma, definita dallo stesso come “importante” e “attesa sia dall’avvocatura italiana che dai cittadini da lungo tempo”. Per Alfano, il nuovo statuto “è indispensabile per garantire la pienezza del diritto di difesa dei cittadini ed è un passo significativo per l’attuazione dei principi del giusto processo nel nostro ordinamento”. Grazie alle nuove disposizioni, l'avvocatura diventerebbe “più specializzata, più indipendente e più qualificata professionalmente, responsabilizzando al massimo l’ordine degli avvocati, che è chiamato ad essere garante, di fronte all’utenza, della serietà e della professionalità dei suoi iscritti”.

Per Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale forense, il passo segnato con l’approvazione di questa riforma è un “fatto storico” nonché “la prova che la ritrovata unità è un valore che deve essere perseguito costantemente”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL edilizia Pmi Confapi - Verbale di accordo del 15/4/2025

18/04/2025

Edilizia Pmi Confapi, nuovi minimi e altre novità

18/04/2025

CCNL Legno arredamento pmi Confapi - Verbale di accordo del 14/4/2025

18/04/2025

Legno arredamento pmi Confapi. Minimi retributivi

18/04/2025

Comunicazione e denuncia di Infortunio: dal 16 maggio applicativi aggiornati

18/04/2025

Fermo pesca 2024: indennità giornaliera fino a 30 euro

18/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy