Ok alle riprese del dipendente che ruba

Pubblicato il 02 giugno 2010
La Cassazione, con sentenza depositata lo scorso 1° giugno, la n. 20722, ha ritenuto legittimo il licenziamento comminato ad una cassiera che era stata ripresa dalle telecamere mentre rubava i soldi dalla cassa del bar dove lavorava.

La donna si era opposta alla misura sostenendo il mancato rispetto della sua riservatezza da parte del datore; di diverso avviso i giudici di legittimità i quali hanno spiegato come anche se gli articoli 4 e 38 dello Statuto dei lavoratori implichino l'accordo sindacale a fini di riservatezza dei lavoratori nello svolgimento dell'attività lavorativa, tali articoli tuttavia non determinano il divieto dei cosiddetti controlli difensivi del patrimonio aziendale da azioni delittuose da chiunque provenienti. Ne consegue che, nei casi come quello in esame, “non si ravvisa inutilizzabilità di prove di reato acquisite mediante riprese filmate, ancorché sia perciò imputato un lavoratore subordinato”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL edilizia Pmi Confapi - Verbale di accordo del 15/4/2025

18/04/2025

Edilizia Pmi Confapi, nuovi minimi e altre novità

18/04/2025

CCNL Legno arredamento pmi Confapi - Verbale di accordo del 14/4/2025

18/04/2025

Comunicazione e denuncia di Infortunio: dal 16 maggio applicativi aggiornati

18/04/2025

Fermo pesca 2024: indennità giornaliera fino a 30 euro

18/04/2025

IMU sui beni-merce: la Corte costituzionale conferma l’obbligo

18/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy