L’Organismo Congressuale Forense ha partecipato, a mezzo del suo coordinatore, Giovanni Malinconico, alla manifestazione “I Cantieri del Diritto” organizzata dal Congresso Giuridico dei Fori Siciliani e del Distretto di Palermo.
L’OCF è intervenuto al convegno focalizzato sulla tematica “I diritti degli altri”, soffermandosi, in particolare, sulla riforma del processo civile, attualmente allo studio del ministero della Giustizia.
Prima, però, l’organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura ha sottolineato l’opportunità di trovare, insieme a tutte le ulteriori componenti della società civile e della politica, “punti di convergenza sul ruolo centrale della Giurisdizione e dell’Avvocatura”, al fine di garantire la realizzazione dei diritti dei cittadini, la regolazione dei rapporti economici e sociali e la piena attuazione del principio solidarista.
Malinconico ha evidenziato quali siano, secondo l’Organismo, le principali cause di endemica sofferenza del processo civile, individuandole, in primis, nelle carenze strutturali e di risorse.
Ha quindi sottolineato come si siano dimostrate inefficaci le ultime e più recenti riforme “improntate ad una crescente sommarizzazione”.
Ciò che appare necessario – a detta dell’OCF – non sarebbe tanto la riforma del procedimento quanto, piuttosto, un più intenso utilizzo di tecnologia “per semplificare l’accesso alla tutela giurisdizionale, da una parte, e dall’altro sollevare la magistratura dall’onere di dovere gestire anche l’aspetto logistico-organizzativo della giustizia”.
Da qui l’esigenza di decisi interventi normativi per rendere più efficiente ed effettivo lo svolgimento del processo, anche attraverso una maggiore valorizzazione del ruolo del difensore.
Il coordinatore dell’OCF ha, infine, richiamato l’urgenza di garantire il principio per cui “un’avvocatura libera e indipendente svolge il ruolo sociale di attuare la giusta difesa delle parti nel processo”, principio fondamentale del “Manifesto dell’Avvocatura Italiana per l’effettività della tutela dei diritti e per la salvaguardia della giurisdizione”, per come deliberato dal Congresso Nazionale Forense lo scorso aprile.
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