Obbligo di firma digitale per gli atti informatici
Pubblicato il 24 giugno 2010
Tra gli argomenti contenuti nell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri del 24 giugno è contemplato l'esame del Decreto legislativo contenente “disposizioni sull’atto pubblico informatico redatto dal notaio, a norma dell’art. 65 della legge n. 69 del 2009”. Tale provvedimento, già approvato in prima lettura dal Governo lo scorso 1° marzo, era stato poi sottoposto al parere delle commissioni competenti.
Con il detto decreto sono state apportate alcune importanti modifiche alla legge notarile in attuazione alla delega conferita dalla Legge n. 69/2009 con l'obiettivo “di prevedere disposizioni di dettaglio che consentano ai notai, coerentemente con quanto previsto dal Codice dell'amministrazione digitale (dlgs n. 82/2005), di redigere atti pubblici in formato elettronico, nonché di sottoscrivere i medesimi atti e le scritture private utilizzando la firma digitale”.
Viene quindi sancito, per i notai, l'obbligo di munirsi di firma digitale, strumento che diverrà essenziale per la formazione, la trasmissione e la conservazione dei documenti informatici.
Il Consiglio nazionale del notariato sarà deputato al rilascio delle firma che dovranno essere qualificate, basate, cioè, su un complesso sistema di chiavi crittografiche di garanzia.
L'equiparazione dei documenti pubblici cartacei con quelli informatici sarà, quindi, piena. Questi ultimi potranno essere conservati all'interno di un'infrastruttura telematica realizzata dallo stesso Notariato, sulla base delle regole dettate dal codice dell'amministrazione digitale ad intero carico dei professionisti.