Con una nota del 27 gennaio 2016, il Mise avvisa dell'introduzione di una procedura semplificata, di nuove modalità di erogazione e dell'estensione agli impianti di potenza più elevata per gli incentivi del nuovo conto termico.
Le risorse ammontano a 900 milioni di euro annui, di cui 700 per i privati e imprese e 200 per la Pubblica Amministrazione.
Il restyling è nel Decreto di aggiornamento del Conto Termico (firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi), che rivede la disciplina per l’incentivazione dei piccoli interventi, per l’incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti e l’incentivazione dei piccoli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, di cui al DM 28 dicembre 2012.
Si ricorda che i privati possono contare sull'incentivo per: sostituire impianti di climatizzazione invernale esistenti con altri dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, o di generatori alimentati a biomassa; installare collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; sostituire scaldacqua elettrici con quelli a pompa di calore.
L’incentivo, richiesto al Gestore dei servizi energetici sul sito, è erogato con un contributo diretto in rate uguali per 2 anni in caso di interventi sulle abitazioni.
Il nuovo conto termico non considera la capienza fiscale del contribuente e ha tempi di rimborso più rapidi (due anni contro i dieci in cui si spalma la detrazione).
Tuttavia, i rimborsi, che dipendono dall’efficienza dell’intervento e sono nell’ordine del 40% dei costi sostenuti, sono inferiori all'ecobonus (65%).
Le principali novità:
viene eliminata l’iscrizione ai registri per pompe di calore elettriche o a gas e caldaie a biomassa di potenza termica superiore a 500 kW che d’ora in avanti potranno quindi accedere direttamente all’incentivo;
è predisposto un catalogo di prodotti di mercato idonei e prequalificati per l’accesso al meccanismo per i quali è prevista una procedura semi-automatica di riconoscimento (il catalogo è integrabile su richiesta degli operatori);
è introdotta una nuova modalità di pagamento per la Pubblica Amministrazione, la possibilità di erogare un acconto e pagamenti per stato di avanzamento lavori, nonché il rilascio in un’unica rata per importi fino a 5000 euro;
è aggiornato il contratto tipo predisposto dall’AEEGSI (Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico) con termini di pagamento ridotti a 60 giorni da fine lavori rispetto ai 180 vigenti;
sono introdotti nuovi interventi agevolabili e l’innalzamento delle soglie di accesso per pompe di calore elettriche, a gas, caldaie a biomassa e impianti solari termici;
è introdotta la possibilità, per le sole pubbliche amministrazioni, di richiedere, prima della realizzazione degli interventi e al ricorrere di precise condizioni, la prenotazione degli incentivi con impegno all’erogazione delle risorse.
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