Con la pubblicazione della Direttiva (UE) 2025/425 e del Regolamento di esecuzione (UE) 2025/428 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 28 febbraio 2025, l'Unione Europea compie un passo decisivo verso la digitalizzazione delle procedure fiscali, in particolare per quanto riguarda l’esenzione dall’IVA prevista dall’art. 151 della Direttiva 2006/112/CE. Questa riforma mira a semplificare le procedure, ridurre i costi amministrativi e migliorare la sicurezza contro le frodi fiscali, armonizzando le pratiche tra gli Stati membri. Di seguito, analizziamo in dettaglio i cambiamenti introdotti e i vantaggi attesi.
La Direttiva (UE) 2025/425 del Consiglio, datata 18 febbraio 2025, modifica la Direttiva 2006/112/CE e introduce l’obbligo di utilizzare un certificato elettronico per l’esenzione IVA, sostituendo l’attuale sistema basato su certificati cartacei. Questa innovazione mira a standardizzare le procedure fiscali nell’UE, aumentando l’efficienza e riducendo i rischi di frode.
Contestualmente, il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/428 del Consiglio, anch'esso del 18 febbraio 2025, modifica il Regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011 per allinearlo alle nuove disposizioni introdotte dalla direttiva sopra menzionata. Questo regolamento stabilisce le modalità operative per l'implementazione del certificato elettronico di esenzione dall'IVA, assicurando una coerente applicazione delle norme in tutti gli Stati membri.
Attualmente, l’articolo 51 del Regolamento (UE) 282/2011 disciplina l’uso di un certificato cartaceo per confermare l’applicabilità del regime di esenzione dall’IVA, destinato a specifici destinatari come sedi diplomatiche, organismi dell’UE, NATO e altri organismi internazionali riconosciuti. Questo processo implica costi amministrativi elevati, rischi di errori e frodi, oltre a tempistiche lunghe per la trasmissione fisica dei certificati.
Il processo attuale prevede che l’ente beneficiario dell’esenzione gestisca direttamente il certificato cartaceo, occupandosi della sua compilazione, firma e conservazione come prova per l’applicazione dell’esenzione IVA. Tuttavia, questo sistema presenta diversi limiti significativi:
Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2025/425 e del Regolamento di esecuzione (UE) 2025/428, il certificato cartaceo sarà progressivamente sostituito da un certificato elettronico, gestito tramite piattaforme digitali sicure e interoperabili a livello europeo. Questa riforma mira a semplificare le procedure fiscali, ridurre i costi amministrativi e garantire una maggiore sicurezza contro le frodi fiscali.
Il nuovo articolo 151-bis della direttiva IVA introduce l’obbligo di utilizzare un certificato elettronico per confermare l’applicabilità dell’esenzione IVA. Le principali caratteristiche di questa innovazione includono:
La transizione dal certificato cartaceo a quello elettronico comporta vantaggi significativi:
Per consentire un’adozione graduale delle nuove disposizioni, il certificato elettronico diventerà obbligatorio a partire dal 1° luglio 2031, ma sarà possibile continuare a utilizzare il certificato cartaceo fino al 30 giugno 2032.
Questo periodo di transizione è stato introdotto per permettere agli Stati membri e agli operatori economici di adeguarsi progressivamente, evitando interruzioni nelle attività commerciali.
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