Nell'ambito degli sforzi per ridurre la complessità delle procedure legate ai passaggi di proprietà immobiliari, il decreto legislativo n. 1 dell’8 gennaio 2024, dedicato a "Razionalizzazione e semplificazione delle disposizioni relative agli obblighi fiscali", ha introdotto all'articolo 25 una procedura telematica semplificata per la registrazione dei frazionamenti catastali presso i Comuni.
A partire dal 1° luglio 2025 verranno adottate nuove metodologie telematiche semplificate per il deposito nei Comuni dei frazionamenti catastali di terreni.
Lo dispone l'Agenzia delle Entrate, in accordo con l'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), che ha fissato con provvedimento prot. 460141 del 30 dicembre 2024, la data di avvio della nuova modalità semplificata prevista dal decreto legislativo n. 1/2024, necessaria nei processi di trasferimento immobiliare che includono il frazionamento di terreni.
Questo avverrà attraverso una sezione riservata del Portale per i Comuni, in conformità con il nuovo comma 5-bis dell'articolo 30 del Dpr n. 380/2001, aggiunto con l'articolo 25 del decreto legislativo n. 1 del 2024.
L'obbligo definito dall'articolo 30, comma 5, del Dpr n. 380/2001 (Codice delle norme legislative e regolamentari in edilizia) stabilisce che i frazionamenti catastali dei terreni non possono essere convalidati dall'Agenzia del territorio (ora parte dell'Agenzia delle Entrate) senza una copia del tipo che includa una conferma degli uffici comunali che attestino il deposito di tale documento presso il Comune.
Fino all'introduzione delle nuove modalità telematiche di deposito previste dal provvedimento 460141/2024, la procedura è delineata dall'articolo 2, comma 5, del provvedimento del direttore dell'Agenzia del territorio del 22 dicembre 2006.
Secondo questa normativa, i professionisti responsabili della redazione dei documenti di frazionamento sono tenuti a depositare l'atto di aggiornamento presso il Comune pertinente e a certificarne il deposito effettuato.
Tale certificazione avviene tramite una dichiarazione sostitutiva di notorietà; dopo ciò, l'Agenzia delle Entrate autorizza gli atti e procede con l'aggiornamento degli archivi catastali.
Di conseguenza, tutti i documenti telematici, una volta approvati dall'Agenzia delle Entrate, vengono messi a disposizione dei Comuni sul Portale per i Comuni, aggiornati quotidianamente.
La nuova procedura di deposito telematico, che sarà attiva dal 1° luglio 2025, consente che il deposito sia gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
I tecnici redattori trasmettono gli atti di aggiornamento geometrico telematicamente all'Agenzia e sarà la stessa ad effettuare il deposito tramite la pubblicazione degli atti sul Portale per i Comuni, prima dell’approvazione ufficiale degli stessi e del loro inserimento negli archivi catastali, permettendo a ogni Comune di eseguire le verifiche necessarie secondo le proprie prerogative istituzionali.
Sempre da luglio 2025, la nuova procedura di deposito telematico diventa l'unico metodo accettato per completare le procedure descritte nell'art. 30, comma 5, del DPR n. 380 del 2001, sostituendo quello precedente in cui i tecnici redattori depositavano i frazionamenti catastali direttamente presso i Comuni.
In occasione della sua prima implementazione, l'Agenzia delle Entrate invia una notifica di deposito completato, tramite posta elettronica certificata, al domicilio digitale del Comune in cui si trova l'immobile aggiornato, confermando che l'atto di aggiornamento con il frazionamento catastale è stato caricato sul Portale per i Comuni.
La funzionalità completa del sistema di notifiche via PEC per il deposito avvenuto sul Portale per i Comuni è garantita tramite l'uso dei domicili digitali dei Comuni, che sono elencati nell'Indice IPA (Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi), curato da AgID.
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