Il Decreto legge n. 59/2016, cosiddetto “decreto banche”, recante “Disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione”, contiene, tra le altre novità, misure volte a garantire sostegno alle imprese.
E’ il caso dell’istituto del pegno mobiliare non possessorio, volto a favorire l’impresa nelle attività di produzione del reddito in caso di fabbisogno di accesso al credito.
Grazie a questo strumento, viene consentito al debitore che dà in pegno un bene mobile destinato all’esercizio dell’impresa, la possibilità di continuare ad utilizzarlo nel proprio processo produttivo mentre, per contro, finora, con il pegno veniva perso l’uso del bene gravato dal diritto di garanzia.
Ulteriore novità è costituita dalla facoltà di ricorrere al cosiddetto “patto marciano”, facoltà che viene riconosciuta nei nuovi contratti di finanziamento stipulati tra istituti finanziari e imprese, grazie alla quale le parti possano stipulare un contratto di cessione del bene che diviene efficace in caso di eventuale inadempimento del debitore.
Nell’approfondimento, una disamina sulla disciplina introdotta dal decreto in oggetto con specifico riferimento all’istituto del pegno non possessorio.
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