È nullo l'atto dell'Amministrazione pieno di errori e imprecisioni
Pubblicato il 05 febbraio 2015
La Corte di cassazione, con la sentenza n.
1952 del 4 febbraio 2015, nel respingere il ricorso dell'Agenzia delle entrate, spiega che deve ritenersi
nulla la cartella di pagamento con tante imprecisioni da rendere poco comprensibile la pretesa del Fisco.
L'Amministrazione è tenuta a rispettare nella redazione degli atti l'art. 7, primo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente: “
gli atti dell'amministrazione finanziaria sono motivati secondo quanto prescritto dall'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente la motivazione dei provvedimenti amministrativi, indicando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione”.