Notariato sul Ddl concorrenza: nessun vantaggio, meno tutele

Pubblicato il 09 aprile 2015 Con comunicato dell'8 aprile 2015, il Consiglio nazionale del Notariato esprime la propria contrarietà rispetto al Disegno di legge sulla concorrenza, anche nella sua ultima versione, modificata rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio.

Secondo i notai, in particolare, le nuove previsioni, intervenendo su un sistema efficiente “rischiano di aumentare gli squilibri di mercato e di indebolire un sistema di controlli e di certezza giuridica ora garantito dai pubblici registri”.

A rischio anche la certezza del gettito fiscale che i notai garantiscono anche personalmente allo Stato, pari a circa 6 miliardi di euro all'anno.

E ciò - sottolinea il Notariato - senza che venga assicurato alcun beneficio economico o di concorrenza ai cittadini.

Per quanto riguarda il settore immobiliare, in particolare, questi ultimi si troverebbero a pagare, oltre ad apposita polizza assicurativa, due o più professionisti per adempiere ai compiti che oggi sono svolti da un unico notaio, che ha come obbligo di legge la tutela di entrambe le parti oltre all'interesse dell'Erario.

In ambito societario, invece, verrebbe sancita l'apertura alle società anonime di tradizione anglosassone, “primo veicolo per corruzione, riciclaggio, evasione fiscale e finanziamento al terrorismo senza aggiungere alcun risparmio per i cittadini”.
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