Notariato: sgravio delle imposte per il rent to buy
Pubblicato il 03 agosto 2013
Si rileva interessante la proposta del Consiglio nazionale del notariato, contenuta nello studio tributario n.
490-2013/T pubblicato il 2 agosto 2013
, per cercare di ridurre l'imposizione fiscale nell'ambito dei contratti di compravendita.
Vista la perdurante crisi del settore immobiliare, il Consiglio pone in rilievo che viene sempre più di frequente utilizzata, tra acquirente e venditore di fabbricati, la forma del “rent to buy” (c.d. Locazione-vendita), connotata dal fatto che, inizialmente, il compratore può utilizzare subito l'immobile, pagando un canone periodico di locazione; solo in un momento successivo il medesimo soggetto acquista la proprietà del bene dietro pagamento di una somma a saldo del prezzo stabilito.
Le parti sono libere di determinare, in base ai propri interessi, tempi, modalità ed importi dei pagamenti nelle due fasi.
Lo studio n. 490 mette in evidenza che tale fattispecie atipica può essere configurata in diversi modi; in tutti i casi, comunque, si è di fronte ad un contratto di locazione destinato a dare luogo ad una successiva compravendita.
Quindi, dal punto di vista delle imposte, sia dirette che indirette, il rent to buy è soggetto a doppio carico tributario (prima per la locazione e dopo per la vendita).
La proposta è quella di agire a livello legislativo affinchè si renda possibile il recupero, almeno in parte, al momento della vendita, delle imposte versate sui canoni di locazione, limitatamente ai canoni imputati in tutto o in parte al corrispettivo dovuto per la successiva compravendita.