Notariato Firenze, nuove massime su azioni a voto plurimo e start up innovative
Pubblicato il 01 novembre 2014
Nel corso di un Convegno tenutosi il 31 ottobre a Firenze, sono state diffuse le
12 nuove massime di comportamento elaborate dall'Osservatorio sul diritto societario del
Consiglio Notarile di Firenze.
I documenti sono stati divisi in tre diversi gruppi, dedicati rispettivamente alla materia delle “
start up innovative”, alla “
crisi del socio” e alle “
azioni a voto multiplo” introdotte dal nuovo articolo 2351 del Codice civile nelle Spa.
Azioni a voto plurimo
Il Consiglio Notarile di Firenze riconosce la legittimità di una serie di opzioni statutarie riguardanti una Società per azioni non quotata che, ai sensi della Legge n.
116/2014, ha ora la facoltà di introdurre nel proprio statuto le azioni a voto plurimo.
Nello specifico, è riconosciuta la legittimità di quelle clausole statutarie che prevedono il riconoscimento di diverse categorie di azioni a
voto plurimo differenziato, in relazione alle materie all’ordine del giorno su cui l’Assemblea è chiamata a votare.
Per esempio è prevista la possibilità di dividere le azioni in due categorie e attribuire a ciascuna di esse un diritto di voto plurimo sulle delibere di nomina e revoca degli amministratori e del collegio sindacale.
Inoltre, si ritengono legittime anche le clausole statutarie che riconoscono ad una certa categoria di azioni il diritto di
voto plurimo, subordinato però alla condizione che il titolare di tali azioni ne conservi continuativamente il
possesso per un certo arco temporale minimo.
Infine, è altresì legittima la clausola che prevede che la Spa che riconosce ad una categoria di azioni il diritto di voto plurimo, preveda allo stesso tempo il diritto dei titolari di tali azioni di rinunciarvi in occasione di ogni assemblea. In caso di mancata rinuncia, però, le azioni per le quali sia stato esercitato il diritto di voto plurimo si devono considerare intrasferibili per un certo arco temporale,
Start up
Nel caso delle cosiddette
start up innovative si considera ammissibile l’emissione di categorie di quote che non consentono ai possessori di esercitare le verifiche amministrative. Si tratta di quote per le quali è limitato o escluso il diritto di avere notizie dall'organo amministrativo sullo svolgimento degli affari sociali oppure di consultare i libri sociali e i documenti relativi all'amministrazione anche tramite professionisti di fiducia, con unica eccezione per il libro delle decisioni dei soci.