Si sono chiusi i lavori del 53° Congresso nazionale del Notariato (Roma, 8-10 novembre 2018), intitolato “Semplificazione e innovazione: diritti e garanzie nell’Italia del cambiamento”.
Alla cerimonia di apertura del Congresso hanno partecipato numerose autorità, tra le quali il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati.
Per il Notariato, il Presidente del Consiglio Nazionale, Salvatore Lombardo, ha tenuto il discorso introduttivo dei lavori, a cui, poi, è seguito l’intervento di saluto del Presidente della Cassa del Notariato, Mario Mistretta.
Nel corso del Congresso, è stato anticipato il progetto di riforma in materia di successioni a cui sta lavorando il Consiglio Nazionale Notariato.
L’idea di fondo è quella di giungere a procedure più sicure per le donazioni di beni immobili e di ampliare l’ambito applicativo dei patti di famiglia.
Il progetto illustrato segue alcune linee di intervento:
Intervenendo sul tema, il Guardasigilli ha annunciato l’intenzione di introdurre, nel testo del decreto semplificazioni, una disposizione volta a snellire le donazioni immobiliari e ad introdurre il certificato successorio.
In proposito, il ministro ha sottolineato di condividere la maggior parte delle proposte avanzate dai notai, compresa la necessità di favorire la circolazione degli immobili di provenienza dalle donazioni.
Bonafede si è detto favorevole anche alle proposte dei notai inerenti al certificato successorio, sia per quanto riguarda l’informatizzazione del registro delle successioni sia con riferimento al celere completamento dell’iter per la trasmissione telematica degli estratti del repertorio notarile e per istituire il registro generale dei testamenti elettronici.
Il Guardasigilli ha quindi annunciato il suo impegno ad aprire un tavolo di lavoro per ammodernare la legge del Notariato nonché ad affrontare il tema delle start up innovative e delle Srl semplificate.
Nel suo intervento, anche il Premier, Giuseppe Conte, ha affermato di condividere l’esigenza di introdurre innovazioni nella disciplina della successione.
Conte, a seguire, ha poi anticipato la messa a punto di un ampio progetto di riforma finalizzato ad una radicale semplificazione normativa e burocratica del sistema giuridico italiano, definito, dallo stesso, come ancora “troppo farraginoso e stratificato”.
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