Non giustificata la deduzione se la “Pa” ritarda i pagamenti

Pubblicato il 24 gennaio 2009 Con la risoluzione n. 16 del 23 gennaio, l’agenzia delle Entrate ritiene che una situazione di temporanea illiquidità – anche se seguita da un pignoramento infruttuoso – non può essere ritenuta sufficiente a legittimare la deduzione del credito non incassato in tutto o in parte. Spiegano, infatti, i tecnici del Fisco che la perdurante inadempienza di una Asl non è motivo sufficiente per dedurre dal reddito d’impresa la perdita su crediti relativa alle somme che il privato vanta nei riguardi della stessa azienda. Tutto ciò anche in presenza di procedure di pignoramento rimaste infruttuose. La risposta dell’Agenzia trae fondamento dall’articolo 101, comma 5 del Tuir per il quale le perdite su crediti sono deducibili se risultano da elementi certi e precisi. Inoltre, il pignoramento infruttuoso – per l’Agenzia – non è indice della perdita definitiva del credito. La deducibilità della perdita su crediti non richiede, infatti, necessariamente la definitività.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Decreto contro la violenza sui sanitari in Gazzetta Ufficiale

02/10/2024

Cybersicurezza: pubblicato il decreto che recepisce la direttiva NIS 2

02/10/2024

Infortunio in itinere riconosciuto anche per lavoratori in smart working

02/10/2024

Finanziamenti per progetti di ricerca aerospaziale: domanda a fine ottobre 2024

02/10/2024

Cassa forense: figli minori in centri estivi, al via il bando 2024

02/10/2024

Titolare effettivo, guida completa all’identificazione nelle società ed enti

02/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy