La Corte di cassazione, con la sentenza n. 394 del 2008, ha confermato l'assoluzione di un immigrato clandestino che non aveva ottemperato all'invito di lasciare l'Italia con i propri mezzi. L'uomo era indigente e l'intimazione del Questore era stata troppo sbrigativa. Secondo i giudici di legittimità, infatti, l'espulsione per “intimazione” - quando cioè l'immigrato deve raggiungere la frontiera con i propri mezzi – non è una scelta particolarmente favorevole e va comunque giustificata.
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