Niente prove di colpevolezza dal patteggiamento

Pubblicato il 04 febbraio 2010
Una società in liquidazione aveva fatto causa contro gli ex sindaci affinchè venisse riconosciuta la loro responsabilità per negligente esercizio delle funzioni ricoperte e, conseguentemente, affinchè gli stessi fossero condannati al risarcimento del danno da depauperamento patrimoniale causato alla società. In primo grado, i sindaci - che in sede penale avevano patteggiato la pena - erano stati condannati al risarcimento. La Corte di appello, successivamente adita, aveva ribaltato la decisione del Tribunale sostenendo che, in mancanza di altre prove, non si poteva trarre alcun indizio di colpevole negligenza dal solo patteggiamento.

Questa tesi è stata confermata anche in sede di legittimità dove i giudici di Cassazione – sentenza n. 2010 del 28 gennaio 2010 – hanno, in proposito, precisato “la cosiddetta sentenza di patteggiamento non contiene un accertamento di responsabilità e non ha quindi efficacia diretta nel giudizio civile risarcitorio: con la conseguenza che la possibilità di trarne presuntivamente elementi di prova a carico del soggetto condannato dev'essere valutata in concreto, anche sulla base del materiale probatorio raccolto in sede penale”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Piattaforma SIISL anche per indennità di disoccupazione

25/11/2024

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy