Niente indennizzo se l'abitabilità viene rilasciata nelle more del giudizio
Pubblicato il 12 aprile 2010
La Cassazione, con sentenza n. 6548 del 2010, ha accolto il ricorso avanzato da un uomo avverso la decisione con cui i giudici dei precedenti giudizi di merito lo avevano condannato al risarcimento del danno conseguente al fatto che lo stesso aveva venduto due immobili privi del certificato di abitabilità. Ai sensi della decisione impugnata, il mancato rilascio della licenza di abitabilità avrebbe integrato un'ipotesi di consegna di aliud pro alio che legittimava la pretesa dell'indennizzo da parte del compratore per la ridotta commerciabilità del bene.
Con il ricorso, il venditore aveva contestato che i giudici di appello non avevano preso assolutamente in considerazione la circostanza che gli appartamenti era stati venduti in data anteriore all'entrata in vigore dell'obbligo di fornire il certificato, che gli acquirenti erano, in realtà, consapevoli della mancanza del documento, in quanto espressamente comunicato, e che, nelle more del giudizio di risarcimento, il Comune aveva emesso la licenza di abitabilità. I giudici di legittimità, dopo aver sottolineato come la mancata consegna del certificato di abitabilità possa anche dipendere da circostanze che non escludono in modo significativo l'oggettiva attitudine del bene a soddisfare le aspettative dell'acquirente, ha concluso che, comunque, il rilascio del certificato di abitabilità in un momento qualsiasi successivo all'atto di compravendita esclude, di per sé, la possibilità stessa di configurare l'ipotesi di vendita di aliud pro alio e di ritenere l'originaria mancanza come sola fonte di danni risarcibili.