La Corte costituzionale, con la sentenza n. 54/2009, depositata ieri in cancelleria, ha bocciato la legge regionale n. 25 del 2007 con cui la regione Basilicata aveva applicato le disposizioni del condono edilizio ampliando la casistica degli interventi ammessi a sanatoria. La regione sarebbe andata oltre i propri poteri rendendo sanabile l'opera anche se priva di muri perimetrali e considerando rilevanti, al fine di impedire la sanatoria, i soli vincoli assoluti di inedificabilità anteriori alla realizzazione del fabbricato. Per la Consulta, in particolare, la Basilicata ha invaso anche la competenza statale in materia di beni ambientali, artistici e monumentali.
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