Niente condono fiscale per la società i cui amministratori siano imputati per reati tributari

Pubblicato il 15 novembre 2012 Con la sentenza n. 19862 del 14 novembre 2012, la Corte di cassazione, ha enunciato il principio di diritto secondo cui la definizione agevolata prevista dal primo comma dell’articolo 15 della Legge n. 289/2002 deve essere esclusa nei confronti delle società i cui rappresentanti legali siano stati destinatari dell'azione penale per i reati previsti dal Decreto legislativo n. 74 del 2000, “qualora la contribuente abbia avuto formale conoscenza di tale esercizio entro la data di perfezionamento della definizione”.

Ed infatti – precisa la Corte - l'amministratore dell’impresa è, in virtù dell'imputazione organica, braccio operativo della società e il reato da lui commesso nell'interesse della società medesima lo rende strumento di questa per il perseguimento di illeciti vantaggi.
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