Con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 39/2010 sulla revisione contabile, a partire dal prossimo 7 aprile, le società si troveranno a dover mettere in pratica le nuove regole ad assemblee convocate e ad ordini del giorno già fissati.
E’ certo che molti auspicavano che le novità sulla revisione potessero essere prese in considerazione dal 30 aprile in poi: cioè, a stagione dei bilanci 2009 ormai archiviata, per avere più tempo per metabolizzare le novità “formato UE”. Il provvedimento che dovrebbe, in sostanza, divenire il Testo unico della revisione, rischia, infatti, di coinvolgere professionisti e operatori in una difficile lettura da dover coordinare in tempi ormai strettissimi. C’è poi da considerare che il decreto legislativo di recepimento della direttiva 43/2006 rinvia l’attuazione delle situazioni più difficili ai regolamenti del ministero dell’Economia e della Consob, che ora si devono affrettare a metterli nero su bianco.
In particolare, le novità riguardano il rinnovo dell’incarico dei revisori all’interno delle società e la nomina del collegio sindacale che viene ad assumere nuovi incarichi, soprattutto negli enti di interesse pubblico. Il rischio è, quindi, quello che molte società saranno chiamate a rivedere le procedure di nomina e gli statuti e, dunque, saranno costrette a ripensare alla governance interna, proprio già dalla prossima convocazione.
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