Nella Pa, magistrati, avvocati e procuratori fuori ruolo solo per 5 anni
Pubblicato il 09 maggio 2012
Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, nella seduta dell’8 maggio 2012, hanno approvato un emendamento al Disegno di legge anti-corruzione, a cui il Governo ha già dato parere contrario, ai sensi del quale è previsto che i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, nonché gli avvocati ed procuratori dello Stato, non possono essere collocati
“fuori ruolo” e ricoprire, quindi, incarichi in uffici di organi politici o funzioni direttive, dirigenziali o equiparate presso Ministeri o enti pubblici nazionali, per più di cinque anni consecutivamente.
Il funzionario, in questo periodo, potrà mantenere
“esclusivamente il trattamento economico fondamentale dell'amministrazione di appartenenza”, senza poter contare su proventi di consulenze esterne.