E stata ufficializzata ieri, con un decreto recante la firma del viceministro per l’Economia, Vincenzo Visco, datato 28 dicembre 2006, la consulta permanente tra Finanze e tutti gli operatori professionali interessati alla materia fiscale. Si tratta di un “tavolo tecnico permanente” di confronto tra i vari professionisti che servirà per sciogliere i problemi di natura fiscale e per semplificare le procedure sugli obblighi tributari con il contributo degli addetti ai lavori. L’organo è costituito per tre anni, senza rimborsi per i partecipanti, e sarà presieduto dal direttore delle Entrate. E’, inoltre, composto da una platea ampia e diversificata: oltre a due rappresentanti dell’agenzia delle Entrate e uno per quella delle Dogane, Territorio e Guardia di Finanza, siederanno due dottori commercialisti e due ragionieri, un consulente del lavoro, un membro del notariato e un componente dell’Istituto nazionale tributaristi. Oltre, ovviamente, ai rappresentanti di Caf, sindacati confederali, Abi, Onlus e imprenditori. Tuttavia, solo un comitato ristretto, composto esclusivamente da alcuni rappresentanti, detterà l’agenda dei lavori e articolerà l’attività in sottogruppi. Se il notariato e i consulenti del lavoro si dicono soddisfatti, di diverso avviso sono i commercialisti, che temono che la partecipazione allargata al “tavolo” possa compromettere l’efficienza dei lavori.
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