Dalla Commissione europea arriva una proposta di modifica ad una direttiva del 2013 per rendere più trasparenti le attività svolte dalle imprese multinazionali. L'iniziativa, pur se annunciata da tempo, rappresenta la risposta della Ue allo scandalo delle “Panama Papers”.
In base alla proposta presentata da Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue, e Jonathan Hill, commissario dei servizi finanziari, le imprese europee con un giro d’affari di almeno 750 milioni di euro dovranno rendere pubblici per cinque anni i dati relativi ad alcune voci di bilancio: le imposte pagate, le imposte dovute, l'utile ante imposte, il turnover, il numero degli impiegati, la natura delle attività e i guadagni accumulati.
Ulteriori informazioni dovranno essere rese note qualora le imprese abbiano rapporti con paesi a fiscalità privilegiata.
A proposito dei paradisi fiscali, la Commissione Ue sta lavorando ad una nuova lista dei paesi non europei da considerare “offshore”. Saranno previste delle contromisure per i paesi indicati nell'elenco che si rifiutano di conformarsi alle norme di buona governance fiscale.
La proposta dovrà ora essere valutata dal Parlamento e dal Consiglio europeo.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".