Modifica del classamento, motivazione ben specificata
Pubblicato il 01 novembre 2014
E' sempre possibile che l'Ufficio proceda alla
modifica del classamento di un immobile ove lo stesso
non risulti più attuale.
In tal caso, il provvedimento dovrà essere
motivato indicando, in caso di
modifica della categoria, l'
eventuale mutamento della normale destinazione funzionale dell'unità immobiliare “
tenuto conto dei caratteri tipologici e costruttivi specifici e delle consuetudini locali”; nell'ipotesi di
modifica della classe, vanno invece indicate le
ragioni per le quali “il
livello reddituale ordinario ritraibile dall'unità immobiliare nell'ambito del mercato edilizio della microzona sia stato modificato”.
E' quanto specificato dai giudici di Cassazione nel testo della
sentenza n. 23247 del 31 ottobre 2014.
Il contribuente deve poter individuare il presupposto della riclassificazione
Nel testo della medesima decisione, la Suprema corte ha, altresì, ricordato come l'agenzia del Territorio, nell'atto che attribuisce d'ufficio un
nuovo classamento ad un'unità immobiliare, deve chiaramente
specificare a cosa sia dovuto il mutamento, e ciò
al fine di consentire al contribuente di
individuare agevolmente il
presupposto dell'operata riclassificazione e di
approntare le consequenziali difese, delimitando, altresì, l'oggetto dell'eventuale successivo contenzioso.