Ministero della Giustizia e Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro hanno sottoscritto un Accordo Interistituzionale volto alla promozione, con attività concrete, del lavoro e della formazione quale veicoli di reinserimento sociale per le persone private della libertà.
E' quanto si legge nel testo di una nota congiunta Giustizia - CNEL, diffusa sui portali web delle due istituzioni il 17 giugno 2023.
Comune alle parti - si legge nel testo dell'accordo - è la volontà di avviare una collaborazione per promuovere e ottimizzare le modalità e le opportunità lavorative intramurarie ed extramurarie a favore dei detenuti e internati.
Il lavoro, infatti, rappresenta uno degli elementi del trattamento penitenziario finalizzati al reinserimento sociale dei detenuti ed al conseguente abbattimento del rischio di recidiva.
Secondo quanto si legge nel documento, il Consiglio Nazionale assume il compito di dare consulenza e supporto tecnico al Ministero e, in particolare, al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP)i, nell’ambito della promozione del lavoro penitenziario.
La collaborazione sarà orientata a diffondere le condizioni per un lavoro penitenziario formativo e professionalizzante, finalizzato all’utilizzo proficuo del tempo della reclusione e all’accrescimento delle competenze personali dei soggetti reclusi.
Il CNEL e il DAP, in tale contesto:
Prevista, infine, anche l’istituzione, per monitorare il perseguimento degli obiettivi, di un'apposita Cabina di regia che dovrà far pervenire periodicamente al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al Presidente del CNEL, Renato Brunetta, i risultati dell’attività svolta per la preparazione e l’adozione delle varie iniziative.
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