Ministero della Giustizia. Pubblicato il dossier sull’andamento dei processi penali
Pubblicato il 16 marzo 2015
Il Dipartimento Organizzazione Giudiziaria (Dog) del Ministero della Giustizia, ha pubblicato in data 14 marzo 2015, nel sito web del medesimo Ministero – così come per il settore civile nel mese di novembre 2014 –
un’analisi dettagliata dei dati relativi ai processi penali pendenti in Italia.
Esattamente come per il civile, sono stati presi in esame tutti i 139 Tribunali del nostro Paese, impiegando i medesimi parametri dell’analisi di novembre.
L’obiettivo del presente dossier è quello di orientare gli interventi migliorativi nel settore preso in esame, in modo da incrementare la performance e l’efficienza degli uffici giudiziari.
Dal dossier in questione è emerso innanzitutto come, dei circa 3.550.000 procedimenti penali in corso (fine 2013), oltre il
40% siano ancora pendenti in primo grado (soprattutto presso i Tribunali ordinari), mentre il
48% in attesa di definizione presso gli uffici requirenti. In netta minoranza invece, quelli dinnanzi alle Corti d’Appello ed alla Cassazione.
Altro elemento rilevante, riguarda poi la
durata dei processi pendenti.
Circa
un quarto di essi, infatti, si protrae
per oltre due anni in primo grado. Ed è proprio su questo
25% che devono concentrarsi i maggiori sforzi, anche per evitare che l’Italia subisca condanne ai sensi della Legge Pinto.
Detti procedimenti, si concentrano poi essenzialmente in alcuni specifici Tribunali, con in testa quelli di Napoli, Santa Maria Capua Vetere e Roma.
La spiegazione va probabilmente rinvenuta, incrociando altri dati, relativi, in particolare, alla carenza di organico (sia di magistrati che di personale amministrativo) ed all’elevato tasso di criminalità.