Prosegue, nell'iter di conversione in legge del Decreto Milleproroghe, la possibilità di rinvio dei termini decadenziali per la trasmissione delle domande di accesso ai trattamenti di integrazione salariale e dei modelli di pagamento diretto SR41.
Entro il 1° marzo, le camere dovranno definitivamente convertire il legge il Decreto Milleproroghe.
Nel predetto iter, la Commissione Affari Costituzionali e Bilancio della Camera ha approvato un emendamento che rinvia al prossimo 31 marzo 2021 i termini decadenziali per la presentazione delle domande di integrazione salariale con causale emergenziale ed i relativi termini di trasmissione dei modelli SR41 limitatamente alle ipotesi in cui i termini risultino scadenti al 31 dicembre 2020.
Pertanto, diversamente da quanto richiesto dai Consulenti del Lavoro, al momento, pare che possano beneficiare della remissione in bonis esclusivamente le domande riferibili all'anno 2020 senza che vi sia alcuno slittamento per le nuove domande presentate ai sensi della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 per cui il termine decadenziale rimane il 28 febbraio per i periodi riferibili alla mensilità di gennaio 2021.
Si rammenta che, eventuali istanze di accesso ai trattamenti di integrazione salariale o la trasmissione di modelli SR41 oltre i termini attualmente vigenti comportano, rispettivamente, la mancata concessione dell'ammortizzatore sociale richiesto e l'impossibilità di recupero delle somme spettanti con pagamento e relativi oneri previdenziali a carico del datore inadempiente.
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