Sono 2.965 le proposte di modifica alla cosiddetta Manovra correttiva dei conti pubblici all’esame della commissione Bilancio della Camera.
Tra gli emendamenti fiscali presentati dai deputati lo scorso giovedì, ve ne sono alcuni che presentano una caratteristica comune: arrivano alla Camera con l'avallo tecnico del Governo e quasi sicuramente entreranno nella lista dei cosiddetti emendamenti “segnalati”, ossia quelli che per primi saranno esaminati nel merito dalla Commissione di Montecitorio (a partire dal 18 maggio), con l'obiettivo di essere approvati entro il 29 maggio 2017, data di arrivo della Manovra correttiva all'esame della Camera.
Tra i principali correttivi della maggioranza, quelli che riguardano la Voluntary disclosure bis, la possibilità di rimborsi facilitati per i contribuenti colpiti dal sisma del Centro Italia, il certificato di regolarità fiscale alle imprese con la sola istanza di adesione alla rottamazione Equitalia, oltre a quelli in materia di giustizia tributaria, studi di settore e definizione delle liti.
Tra i 700 emendamenti “segnalati” sicuramente vi saranno le due proposte avanzate dai deputati del Pd sulla Voluntary discolure, pensate per superare alcune difficoltà legate alla seconda edizione dell'operazione di rientro volontario dei capitali in Italia.
Il primo correttivo è quello che vuole una mitigazione delle sanzioni in caso di errori nel calcolo delle somme dovute e autoliquidate dal contribuente.
La proposta prevede che le maggiorazioni del 10% e del 30% previste per i contribuenti che non versano o lo fanno in misura ridotta o ritardando il pagamento previsto entro 30 settembre 2017 non dovranno essere calcolate su tutte le somme dovute (imposta, sanzioni e accessori), ma si dovranno utilizzare gli sconti sulle sanzioni applicati a chi, invece, versa correttamente e nei termini le somme dovute. Lo scopo è quello di non penalizzare allo stesso modo chi versa commettendo uno sbaglio e chi, invece, resta totalmente inerte.
Il secondo correttivo in materia di Voluntary bis, invece, interessa coloro che sanano i capitali all’estero. Per tali contribuenti è stata pensata la possibilità di poter detrarre le imposte già versate oltreconfine da quelle dovute in Italia, nel caso in cui esistano convenzioni contro le doppie imposizioni e limitazioni ai casi di adesione al rientro dei capitali.
Governo e maggioranza hanno allo studio una soluzione a favore dei contribuenti delle aree colpite duramente dal sisma. Si è ipotizzata, infatti, la possibilità per quest'ultimi di poter presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 anche in assenza del sostituto d’imposta. Lo scopo pratico di tale proposta è soprattutto quello di poter recuperare in tempo reale, o quasi, eventuali crediti Irpef maturati dalla dichiarazione dei redditi che si apprestano a predisporre e a presentare nelle prossime settimane.
La novità per le imprese riguarda la cosiddetta regolarità fiscale. Il certificato di regolarità fiscale, compreso quello utilizzato per la partecipazione alla gare di appalto, sarà rilasciato anche alle imprese che hanno presentato l’istanza di adesione alla rottamazione delle cartelle di Equitalia.
Per quanto riguarda la materia della giustizia tributaria, passa il vaglio di ammissibilità la proposta secondo la quale nelle ipotesi di sentenze favorevoli al contribuente l’obiettivo è quello di introdurre a carico dell’Amministrazione finanziaria l’obbligo di procedere all’aggiornamento degli atti catastali entro il termine di 90 giorni. Mentre, con riguardo alla sanatoria delle liti, i correttivi presentati mirano a chiarire che i contribuenti che hanno già rottamato le cartelle di Equitalia potranno detrarre solo le somme per tributi e interessi collegati, al contrario non sono scomputabili le somme dovute all’agente della riscossione.
Tra gli emendamenti "selezionati", anche diverse proposte pensate per sostituire i voucher: si va dai “coupon” per il lavoro “breve” (proposta di Ap), alla “card” per il lavoro saltuario (proposta della Lega) fino al “libretto famiglia” (proposta del Pd), per pagare le prestazioni occasionali di colf, badanti e insegnati impegnati nelle ripetizioni. Molte proposte, comunque, vogliono limitare il lavoro occasionale ad alcune categorie, come studenti, pensionati o casalinghe.
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