Manovra: fiducia della Camera con 321 voti a favore, 270 contrari e 4 astenuti
Pubblicato il 30 luglio 2010
Con la pubblicazione in “Gazzetta ufficiale” prevista per domani, la manovra sarà legge dello Stato.
È stata, infatti, approvato dalla Camera il testo della manovra così come uscito dal ramo dei senatori.
Probabilmente la prima legge di stabilità, la vecchia Finanziaria, che il Governo affronterà dopo le vacanze estive, dovrà risolvere alcune criticità del decreto 78/2010.
Ad esempio: i timori degli enti locali per l’insostenibilità dei tagli, la decisione di prorogare al 31 dicembre il pagamento delle multe per le quote-latte (che probabilmente aprirà una procedura di infrazione della Commissione europea) e il blocco del Tar del Lazio dei rincari dei pedaggi autostradali. In proposito le associazioni dei consumatori chiedono il risarcimento per i cittadini che hanno dovuto pagare gli aumenti a partire dal 1° luglio 2010.
La più severa agenzia di rating, la Standard & Poor's, ha dichiarato in una nota che il rating sovrano a medio-lungo termine della Repubblica italiana sarà “s
upportato dall'approvazione del programma di consolidamento dei conti pubblici”, riconoscendo la validità delle misure fondamentali contenute nel testo.
Misure pesanti, dunque probabilmente appropriate per la riduzione del disavanzo, come la forte riduzione della spesa pubblica, il blocco dei rinnovi contrattuali nel settore pubblico, i tagli ai compensi dei dirigenti e manager del settore pubblico e le misure per ridurre l'evasione fiscale.
Si segnala che con la conversione in legge della manovra già da settembre prenderà il via il nuovo redditometro. I redditi che saranno sottoposti all’esame dello strumento rinnovato saranno quelli del 2009 (modello Unico 2010). Il nuovo sistema si basa sulla presunzione del reddito del contribuente considerando le uscite sostenute per: la casa, con mutui e bollette, i mezzi di trasporto, il tempo libero, le assicurazioni, i movimenti di capitale o i contributi ai domestici.