Manifestazione “Noi professionisti” del 13 maggio. Adesioni in aumento

Pubblicato il 11 maggio 2017

Tutto pronto per la manifestazione di “Noi professionisti” del 13 maggio 2017 che unisce tantissimi Ordini e categorie professionali nella richiesta di un giusto compenso per le proprie attività.

I manifestanti si incontreranno a Roma, alle ore 10, a Piazza della Repubblica e sfileranno in corteo fino a Piazza San Giovanni.

L’iniziativa verrà presentata ed ufficialmente annunciata in una conferenza stampa che si terrà l’11 maggio, alle ore 11, a Roma, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio.

Nel frattempo, è in costante aumento il numero delle adesioni alla manifestazione da parte di singoli Ordini territoriali (segnalati, allo stato, come più di 140 tra gli Ordini tra ingegneri, architetti, avvocati, medici, dentisti, geometri, geologi, giornalisti, chimici, veterinari, commercialisti) e delle sigle maggiormente rappresentative delle varie categorie professionali.

Le richieste dei professionisti

I professionisti chiedono, in particolare, che siano riconosciuti a livello legislativo, i principi caratteristici dell’attività professionale, in un contesto in cui l’Europa attesta sempre più l’importanza delle professioni e del loro apporto.

L’ordinamento nazionale – si legge nel manifesto dell’iniziativa - deve tutelare e salvaguardare l’indipendenza e l’autonomia della categoria.

Le richieste si sostanziano in un testo di legge sulle professioni intellettuali che garantisca e tuteli il riconoscimento del ruolo sociale che i professionisti ricoprono, ruolo, peraltro, affermato nel parere 2014/C 226/02 del Comitato Economico e Sociale europeo (CESE).

Richiesta anche una legge sul “giusto compenso, che contempli un sistema tariffario regolamentato, anche nel rispetto dell’articolo 36 della Costituzione secondo cui la retribuzione deve essere proporzionata alla qualità e quantità del lavoro prestato. Giusto compenso che, peraltro, consentirebbe la risoluzione del grande ed annoso problema delle competenze.

Oltre alla proposta per la definizione di uno Statuto del lavoro autonomo, viene segnalata anche la necessità che il Governo definisca, in maniera organica e completa, la materia, predisponendo un “Testo unico” che renda i professionisti competitivi.

Promossa, altresì, un’integrazione del sistema fiscale con politiche utili alla libera professione e all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Gruppo di lavoro e Tavolo permanente presso il ministero del Lavoro

Per approfondire, tecnicamente, le varie problematiche che affliggono le professioni ed identificare “le possibili soluzioni da rappresentare al mondo politico”, viene annunciata, nel concreto, l’immediata istituzione di un gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti delle organizzazioni territoriali partecipanti e dai soggetti portatori di interessi aderenti.

Detto gruppo – viene sottolineato – avrà l’incarico di chiedere ufficialmente la costituzione, nel più breve tempo possibile, di un Tavolo permanente per le professioni presso il ministero del Lavoro, composto dai componenti del gruppo di lavoro e da rappresentanti nominati dai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo economico e della Giustizia, con il preciso compito:

Da segnalare, infine, la presentazione di una petizione online volta a rivendicare una legge sul giusto compenso, a garantire la qualità delle prestazioni, l’equità fiscale per cittadini, professionisti ed imprese, una previdenza sostenibile ed un’Europa che valorizzi il ruolo economico, sociale e istituzionale delle Professioni Intellettuali.

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