Ha preso il via oggi, 19 gennaio, per terminare venerdì 22 gennaio 2021, l’iniziativa di sciopero nazionale indetta dalle sigle della magistratura onoraria per protestare contro "il comportamento reiteratamente lesivo ed omissivo del Ministro della Giustizia", rispetto alle legittime rivendicazioni della categoria.
L’astensione riguarda le udienze civili e penali e le attività d’istituto dei Giudici onorari di pace e dei Vice procuratori onorari.
Le Associazioni unite dei magistrati onorari – e, segnatamente, AGOT, ANGDP, CONFGDP, FEDERMOT, UNAGIPA, UNIMO, con l’adesione di AssoGOT, Coordinamento Magistratura Giustizia di Pace e MAGIP – rappresentate dalla Consulta della magistratura onoraria, avevano indetto lo sciopero con lettera di proclamazione del 4 gennaio 2021.
Lo scorso 15 gennaio, è stato diffuso anche un comunicato con un’ulteriore esplicazione delle motivazioni dell’iniziativa.
Nel testo, viene fatto presente come le parole del presidente della Corte Costituzionale e le recentissime del Presidente della ANM risultino in piena sintonia “con le indicazioni sovranazionali della CGUE e della Commissione europea: chi è in servizio ha perso il carattere della onorarietà e pretende il riconoscimento dei diritti indegnamente negati per lustri, come impone l’Europa”.
E ancora, “Il silenzio ministeriale di questi mesi, rotto solo da esternazioni decontestualizzate dalla realtà delle aule e sorde ai richiami delle Istituzioni, induce a un ennesimo stop”.
Per la Consulta dei giudici onorari, è giunto il tempo “per una decretazione d’urgenza che ponga termine ad una vicenda indecente e, con le dovute risorse richieste, eviti il completo tracollo del sistema giustizia ormai, dati i tempi della riforma Orlando, alle porte”.
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