L’obbligo della segnalazione antiriciclaggio da parte del legale non mina il principio di segretezza tra avvocato e cliente
Pubblicato il 31 dicembre 2012
Per la Corte europea dei diritti dell'uomo – sentenza del
6 dicembre 2012 pronunciata sul procedimento Michaud contro Francia – le norme comunitarie attuate dagli Stati membri in materia di antiriciclaggio sono da ritenere conformi alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Ciò anche per quanto riguarda lo specifico obbligo di segnalazione di operazioni sospette imposto al professionista legale; detto obbligo, infatti – precisa la Corte – non lederebbe il principio di segretezza tra avvocato e cliente in quanto lo stesso, da un lato, è limitato alle operazioni che la direttiva indica esplicitamente e, dall’altro, non coinvolge gli atti legati alla fase della difesa giudiziale.