I soggetti impegnati nella richiesta di rimborso dell’Iva sulle autovetture – istanza che investe più periodi di imposta dei quali l’ultimo è il 2006 (pur se solo in ragione delle spese sostenute fino al 13 settembre) – resteranno coinvolti nel preliminare computo delle maggiori imposte dirette derivanti dalla riduzione dell’Iva indetraibile portata a costo, secondo le previsioni del Dl 258/06. Un calcolo alquanto singolare se effettuato in relazione proprio al periodo d’imposta 2006, poiché tanto il computo quanto il pagamento delle imposte non saranno ancora effettuati al 16 aprile questo contesto, è lecito supporre che avvenga un doppio calcolo, laddove per gli anni pregressi si imporrà un ricalcolo delle imposte, mentre per il solo 2006 potrebbe prospettarsi un conteggio anticipato. Con la conseguenza di un lavoro estremamente laborioso quando il reddito non sia soggetto ad Ires, comportando l’esigenza di ricostruire una posizione complessiva del contribuente che tenga in considerazione anche addizionali regionali e comunali. Senza entrare nel merito di cosa accadrebbe per imprese familiari, società di persone o società Ires in regime di trasparenza, sebbene una norma restrittiva della Finanziaria 2007 con effetto dal periodo in corso al 3 ottobre 2006, sia intervenuta ad eliminare per le imprese la deducibilità fiscale delle autovetture diverse da quelle assegnate in uso promiscuo ai dipendenti (ricordate il decreto legge 262/06?).
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