Lite temeraria a carico dell'amministrazione che insiste sulla pretesa tributaria insussistente

Pubblicato il 16 dicembre 2013 Con sentenza n. 290/02/2013, la Commissione tributaria provinciale di Avellino, nell'ambito del procedimento di opposizione ad un atto di accertamento dell'imposta comunale Ici, ha condannato per lite temeraria ex articolo 96 del Codice di procedura civile un'amministrazione comunale, ritenendo che la stessa avesse agito provocando e poi resistendo con mala fede e colpa grave e quindi temerariamente nella lite.

Secondo i giudici tributari, infatti, l'amministrazione aveva emesso l'avviso “pur avendo agli atti elementi da cui si rilevava inequivocabilmente l'insussistenza dell'obbligazione tributaria” del contribuente, e nonostante quest'ultimo, altresì, avesse richiesto l'annullamento dell'avviso in via di autotutela; insistendo nella pretesa, ossia, l'amministrazione convenuta aveva provocato una lite temeraria.

Il concetto di "responsabilità processuale" – ha precisato la Ctp - deve essere inteso in senso estensivo, ricomprendendo anche la fase amministrativa che, con mala fede o colpa grave, ha dato luogo all'esigenza di instaurare un processo "ingiusto".

Nel contesto di specie, i giudici tributari hanno rilevato, altresì, la violazione dell'articolo 97 della Costituzione che impone alla pubblica amministrazione di agire secondo i principi di buon andamento e buona amministrazione, ponendo un limite esterno all'esercizio dei relativi poteri, e la cui violazione è sanzionabile civilmente, in base al principio del neminem laedere.

Oltre a vedersi accogliere il ricorso, in definitiva, il contribuente è stato compensato per le spese di lite e per un ulteriore indennizzo per lite temeraria.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ricerca & sviluppo, dalle linee guida la conferma al Manuale di Frascati

26/09/2024

SOLIMARE: domanda su OMNIA IS per l'assegno di integrazione salariale

25/09/2024

Recepimento Direttiva CSRD. Nasce la figura del revisore di sostenibilità

25/09/2024

Cooperative compliance: in vigore le regole per il ravvedimento guidato

25/09/2024

Pensione anticipata: non più necessari 35 anni di contribuzione effettiva

25/09/2024

Decreto Omnibus: ravvedimento per anni pregressi con adesione al Cpb

25/09/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy