L’incertezza dei contribuenti italiani che effettuano o ricevono prestazioni di servizio da soggetti non residenti è stata, in parte, dissolta dall’agenzia delle Entrate che ha rilasciato, a tal proposito, la circolare n. 58/E/2009.
Il documento di prassi indicato, infatti, ha cercato di colmare il vuoto normativo dovuto dal ritardato recepimento del cosiddetto “pacchetto Iva”.
Il 2010, infatti, si è aperto senza che il nostro Paese avesse recepito a mezzo decreto legislativo le direttive Ce n. 8/2008, 9/2008 e 117/2008.
Con la circolare n. 58, l’agenzia delle Entrate ha confermato che le disposizioni contenute nelle indicate direttive appaiono sufficientemente dettagliate, tanto da poter essere direttamente applicate nel nostro ordinamento, senza che si incorresse nel rischio di disapplicazione delle norme nazionali incompatibili.
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