La decisione di usufruire delle vie d’uscita offerte dalla Finanziaria 2007 per le società di comodo, sciogliersi o trasformarsi in società semplice, deve precedere ogni altra scelta sulle opzioni a disposizione dei contribuenti, poiché con tale soluzione viene escluso il percorso che porta alla disapplicazione della direzione regionale delle Entrate. Lo scioglimento della società non prevede l’interpello per il fatto che se il Fisco accordasse la disapplicazione si rischierebbe la cancellazione di un requisito essenziale per l’agevolazione che viene concessa solo a chi era di comodo nel 2006. Se si decide per la trasformazione, confidando nella disapplicazione della direzione regionale delle Entrate, il rischio è quello di vedersi negare la procedura senza avere il tempo per la scadenza dei termini di percorrere la via dello scioglimento. In aiuto delle società viene lo slittamento al 16 luglio 2007 del pagamento, con la maggiorazione dello 0,40%, dell’Ires, che dà più tempo per la valutazione della posizione delle stesse, dal momento che chi sceglie l’interpello dovrà ottenere la risposta prima di tale pagamento. Tra l’altro le società che avvieranno la procedura di disapplicazione con l’interpello hanno la possibilità di rinviare a fine giugno l’approvazione del bilancio.
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